Il Borgo
A 354 m. slm, questa cittadina si trova in un’ampia vallata, tra la confluenza del Fosso di Braccano con l’Esino. Centro di origine picena di cui sono stati rinvenute recentemente delle necropoli nel territorio comunale, si sviluppa poi come municipium romano nel I secolo d. C.. Sede vescovile già dal V secolo fu successivamente sottomessa al Ducato di Spoleto e alla Signoria degli Ottoni fino al 1578. Fu un importante centro di produzione e di lavorazione dei panni lana. Nell’immediato dopoguerra si sono sviluppate molte attività industriali (in particolare di confezioni e metalmeccaniche). Il suo territorio, per la posizione e per il suo clima, è rinomato per la produzione del Verdicchio, vino bianco doc.
Passeggiando
Il Centro Storico di Matelica si snoda lungo l’asse principale costituito dal Corso, contornato da più di 50 Vicoli e da 10 Piazzette. Alcuni vicoli sono concentrati nei pressi di antiche aree “industriali”. Ad esempio, ci sono ben 6 Vicoli Cuoio (n umerati dal I al VI) vicini all’area dove erano le concerie e ci sono 6 Vicoli Cafasso (ancora dal I al VI), in un’area anticamente a ridosso di un fosso. Vicoli e Piazzette offrono suggestive viste e angoli da “portarsi via” in foto e che fanno viaggiare l’immaginazione su come poteva essere la vita quando l’attività artigianale era in fermento. Nella centralissima Piazza E. Mattei sorgono i principali edifici e monumenti della città: il Palazzo del Governo (XIII sec.), la Torre Civica (XII sec.) alta 32 metri e la Loggi a del mercato (XVI sec.), il Palazzo Municipale , la Fontana centrale , la Chi esa del Suffragio . È la classica piazza rinascimentale con gli edifici simbolo del potere politico, religioso ed economico che si aff acciano sul luogo principale della città.
Il Palazzo Municipale fu oggetto di un radicale restauro nel 1844, assumendo l’aspetto attual e. All’interno c’è la lapide di Caio Arrio (generale romano cur atore del Municipium ) e una tela di Salvator Rosa (1615 1673). A destra Palazzo Ottoni, la cui costruzione risale al 1472. Il palazzo f u commissionato dalla Signoria degli Ottoni che esercitò il suo potere su Matelica dal 1394 al 1578.
La Fontana ottagonale in pietra bianca è del 1587. Nella vasca ci sono 4 statue di divinità marine (ribattezzate nel linguaggio dialettale Biutinu, Maccagnanu, la Sirena, la Veloce). Alla Fontana centrale è associata la celebre “Patente da mattu”, una tradizione locale, per la quale basta compiere 7 giri intorno alla Fontana per ottenere dalla Pro Loco il simpatico attestato. Una sorta di rito per scherzare su Matelica, non si sa perché, città dei matti”.