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La partenza del percorso è al centro di Castelplanio, borgo medioevale situato su una collina a 305 metri slm e rinomato per la produzione del vino Verdicchio, lungo il percorso si incontrano svariate cantine e frantoi dato che la zona è anche ricca di oliveti.
L’itinerario si snoda in prossimità del borgo mediante strade bianche strade vicinali e piccole porzioni di sterrato.
Si parte su asfalto in leggera salita verso l’Abbazia dei Fondigliosi (1200 d.c.) poi in lieve discesa si attraversa una bellissima zona immersa nella campagna con bellissimi scorci sul borgo di Castelplanio, sulla Vallesina, sui vicini monti fino ai più lontani Sibillini visibili nelle giornate più limpide.
Si raggiunge la piccola località di Piagge fino alla chiesa intitolata alla Madonna del Carmine (XXII sec.)Si procede in discesa sempre su asfalto fino ad incrociare la strada statale che si attraversa prendendo a sinistra verso Moie e dopo poche centinaia di metri a destra su una viuzza che conduce alla ciclabile del fiume Esino. Si procede in direzione di Moie passando sotto al canale di irrigazione ad archi fino ad incrociare la strada principale che dovrà essere attraversata e dirigersi verso la località di Pozzetto.
Si sale sulla sinistra su una strada asfaltata lungo via Montedeserto mitica salita per tutti gli amanti delle salite toste , da qui si può ammirare il degradare delle colline verso il mare la bella Vallesina e poi scorgere lontano anche il monte Conero promontorio che degrada sul mare.
Dopo un tratto molto panoramico in saliscendi molto tranquillo si riprende la salita fino a raggiungere un bel punto panoramico a360° dove godersi lo spettacolo che la nostra regione può offrire.
Si raggiunge la strada principale per poi immettersi all’altezza di un frantoio in un tratto di sterrato che conduce all’incrocio con il cimitero da qui si percorre un tratto di strada inizialmente asfaltata che diventa in seguito sterrata e che conduce in un piccolo bosco ombroso a mezzacosta tra le campagne circostanti dove la mtb può esprimere un po' delle sue potenzialità, si arriva così a Castelplanio.
Da palazzo Mancini parte il famoso sentiero del fosso del granchio nero in una cornice suggestiva di natura primordiale con cascate e mini laghetti molto suggestivi, il nome deriva dalla presenza nelle acque del granchio nero il sentiero inizialmente risulta impervio e richiede un po' di tecnica, poi si addolcisce e permette di immergersi completamente nell’ambiente veramente particolare.
Il posto è abbastanza umido e quindi da evitare dopo la pioggia.
Da Macine dove termina il sentiero si ritorna per un tratto lungo la ciclabile dell’Esino fino alla chiesa di Santa Maria a Borgo Loreto da qui con le ultime energie si sale fino al centro di Castelplanio dove termina il tour.
Si ringrazia Paolo Urbani per la gentile collaborazione.
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