Una tappa che scorre tra costa e fiume, tra natura silenziosa e dolci colline, fino a ritrovare il mare e la luce morbida di un tramonto sulla spiaggia. Un viaggio che profuma di salsedine e terra.
La strada riparte lasciandosi alle spalle il profilo inconfondibile del Conero, con la luce del mattino che scivola sul mare e accompagna i primi chilometri tra le vie di Ancona.
Il percorso segue la costa, lambisce Falconara Marittima e poi si inoltra verso l’interno, dove l’ambiente si fa più quieto e il traffico lascia spazio alla natura. È qui che comincia il tratto che costeggia il fiume Esino: una lunga linea d’acqua che guida la pedalata verso l’entroterra, tra sterrati, ciclabili parzialmente attrezzate e argini verdi punteggiati di salici.
Poco dopo, la Riserva Naturale di Ripa Bianca si apre come una parentesi silenziosa: stagni, canneti e sentieri sfiorano il corso d’acqua in un paesaggio di sorprendente biodiversità.
Si sale poi dolcemente verso Monsano, piccolo borgo collinare che custodisce il ritmo lento delle terre agricole e un’atmosfera sospesa nel tempo. Monsano non è solo un luogo di quiete, ma anche un modello di sostenibilità: nel 2018 è stato premiato a Bruxelles come miglior comune europeo sotto i 10.000 abitanti per le sue politiche ambientali e l’efficienza energetica.
Da qui la strada piega di nuovo verso il mare, tra dolci ondulazioni e campi di girasoli, fino a quando si sente nell’aria l’odore della salsedine e il fruscio del vento cambia direzione.
L’arrivo a Senigallia è un piccolo trionfo: la Rotonda a Mare appare come un sipario sul lungomare, la Spiaggia di Velluto si allunga per chilometri, accogliente e luminosa.
Le ruote scorrono leggere sul lungomare e nel centro storico, tra piazze eleganti e profumi di cucina marchigiana.
La tappa si conclude qui, con il sole che scende lento e la voglia di ripartire già nell’anima.
INFORMAZIONI TECNICHE