Una tappa tra borghi eleganti e storie millenarie, dove ogni strada racconta e ogni sosta invita a guardarsi intorno. Si pedala tra arte, colline e memorie, seguendo un ritmo armonioso fatto di bellezza e quiete.
Dalle colline dell’entroterra marchigiano il viaggio prosegue con una tappa che ha il sapore della scoperta e della storia. Usciti da Matelica, si pedala tra campi dorati, vigneti e dolci rilievi, immersi nel silenzio della campagna e nel ritmo leggero della strada.
Si attraversano borghi e stradine secondarie, con saliscendi che spezzano il ritmo e colline che cambiano volto a ogni svolta. L’arrivo a San Severino Marche è un abbraccio elegante: il centro storico si apre inaspettato con la sua straordinaria Piazza del Popolo, ellittica e armoniosa, circondata da portici e palazzi d’epoca che raccontano un passato signorile. Qui vale la pena prendersi una pausa, per assaporare un caffè con vista sulla piazza e respirare l’anima nobile di questa cittadina.
Ripartendo, il paesaggio si fa più aperto e il dislivello invita a nuove sfide, ma sempre dosate, senza eccessi. La strada conduce verso Tolentino, ma prima di arrivare si incontra una delle perle di questa tappa: il Castello della Rancia, che compare all’improvviso nella campagna come una visione medievale. Con le sue torri merlate, il fossato e le mura intatte, questo castello non è solo un monumento, ma un luogo che evoca battaglie napoleoniche, leggende e racconti di confine. L’ultima parte della tappa conduce a Tolentino, città vivace e accogliente che sa unire il fascino dell’arte alla vita quotidiana. Il cuore del centro storico pulsa attorno alla Basilica di San Nicola, meta di pellegrinaggi e custode di affreschi preziosi.
La giornata si chiude tra le vie di Tolentino, con le gambe stanche ma il cuore pieno. Domani si riparte, ma intanto ci si gode questo momento, sospeso tra il piacere dell’arrivo e il desiderio di ciò che verrà.
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